Patrimonializzazione aziendale

come procedere con la patrimonializzazione aziendale

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La patrimonializzazione aziendale è un tassello fondamentale per l’esistenza stessa delle imprese nel futuro. In questo post la domanda principale sarà: “Come procedere con la patrimonializzazione aziendale?”.

Il sistema banconcentrico, in cui per avviare e mantenere in vita un’impresa era sufficiente andare in banca e chiedere un prestito a qualsiasi costo pur di averlo, è tramontato!

Il sistema era malato perché l’imprenditore investiva nella sua stessa impresa pochi spiccioli ma rilasciava montagne di garanzie fideiussorie a vantaggio dell’azienda da parte di se stesso, dei familiari (nati e ancora in gestazione), di amici, parenti e conoscenti pur di avere il debito!

Lo sforzo da fare è la patrimonializzazione aziendale, che diventa sinonimo di solidità / solvibilità dell’azienda oggetto di valutazione e, quindi, di incremento della potenzialità stessa di indebitarsi!

Lo abbiamo detto più volte nei post dedicati all’indice di indebitamento, al bilancio d’esercizio (soprattutto nella parte dedicata alle opportunità offerte dal Governo nel periodo 2020/21), a come migliorare il rating bancario, al giudizio di merito creditizio, ecc., ecc., ecc.

Basta la patrimonializzazione aziendale per avere credito?

Non basta però la aumentare il capitale di rischio per aumentare l’indebitamento, è necessario far crescere il cash flow. Ovvero i flussi di cassa generati dall’impresa, liberi da altri impegni destinati al rimborso di altri debiti, da utilizzare per il rimborso dei nuovi debiti!

Questo è un altro passo da non trascurare. Un suggerimento per i gestori delle casse aziendali che vogliano monitorare questi aspetti è di individuare indici di bilancio oculati.

Come procedere con la patrimonializzazione aziendale?

La domanda legittima che viene da fare è come procedere ad una patrimonializzazione aziendale?

La risposta è complessa, l’imprenditore ha diverse strade da percorrere:

  1. capitalizzare gli utili generati ogni anno,
  2. effettuare nuovi apporti personalmente, 
  3. rivalutare i cespiti ormai ammortizzati (completamente o parzialmente) ma ancora in uso e con un potenziale valore,
  4. allargare la compagine sociale ad altri socie!

Quest’ultima soluzione è quella che a mio modesto avviso si farà strada nel prossimo futuro perché i risparmiatori tradizionali, un tempo definiti “BOT people”, non hanno più profitti dai loro risparmi (con i tassi negativi ne avranno sempre meno).

Sarà quasi naturale dover alzare l’asticella del rischio da investimento e strizzare l’occhio verso realtà imprenditoriali dinamiche e ad alto potenziale. Investire in queste realtà, disposte ad allargare la base dei soci, potrà rappresentare una valida ipotesi.

Allargamento della base sociale

Come fare? Nel video offro un’ipotesi che potrà rivelarsi vincente, ovvero l’investimento in equity crowdfunding.

Accettare che altri soggetti possano entrare nella propria società richiede un allargamento delle vedute e delle scelte.

L’equity crowdfunding è una modalità di finanziamento oramai ad appannaggio di chiunque: startup innovative, PMI innovative ma anche società che innovative non sono.

Sotto quest’ultimo aspetto vi segnalo casi di elevatissimo successo:

  • lifegate –in corso di finanziamento in questo periodo sulla piattaforma mamacrowd
  • forno brisa –già finanziato sulla medesima piattaforma-

Per incrementare il tasso di rendimento (medio) di un portafoglio d’investimento ormai è divenuto diffuso, per esempio, anche l’acquisto di quote di equity crowdfunding immobiliare.

Chiaramente in queste attività di allargamento delle modalità d’investimento non bisogna farsi prendere la mano.

Piuttosto, valutare attentamente i rischi e soprattutto contenerli attraverso un’opera di frazionamento costante e continuo del rischio (non a caso gli importi minimi di investimento sono ormai assai contenuti e spesso di poche decine di euro).

Non occupandomi di investimenti, mi fermo qui!

Conclusioni

Sarà l’intelligenza di ciascuno a tracciare la rotta del proprio investimento. Occupandomi di finanza d’impresa mi sento certo dall’affermare che la modalità di finanziamento cui eravamo abituati è ormai tramontata e che l’equity crowdfunding rappresenterà sempre più spesso un’opportunità per la patrimonilizzazione aziendale.

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Pasquale Stefanizzi

Esperto in Rapporti
Banca-Impresa & Crowdfunding

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