Crisi d’impresa inarrestabile: cos’è, parametri, novità 2022 è il post dedicato a capire come evitare la crisi d’impresa e le sue conseguenze.
La crisi d’impresa è un fenomeno che può colpire qualsiasi azienda, grande o piccola, e può essere causata da una serie di fattori. Nel 2022, la crisi d’impresa è ancora un tema di grande attualità, soprattutto a causa delle novità introdotte dal nuovo codice crisi d’impresa, entrato in vigore di recente. In questo articolo, esploreremo le principali caratteristiche della crisi d’impresa, le sue cause e le possibili soluzioni, dopo aver già parlato del visto di conformità e congruità finanziaria.
Cos’è la crisi d’impresa?
La crisi d’impresa è uno stato, quello in cui versa un’impresa in difficoltà finanziarie. Difficoltà talmente gravi da mettere a rischio la sopravvivenza stessa dell’impresa.
Queste difficoltà possono essere causate da una serie di fattori, tra cui la cattiva gestione finanziaria, la concorrenza, i cambiamenti del mercato e le difficoltà economiche a livello nazionale o internazionale.
La crisi d’impresa può manifestarsi in diversi modi, tra cui la riduzione delle vendite, l’aumento dei debiti, la perdita di clienti e la riduzione del personale. Purtroppo l’imprenditore si accorge di essere in crisi quando non ha più liquidità e il suo merito creditizio è infino.
Questo momento però potrebbe essere troppo tardi rispetto al punto di non ritorno!
Indicatori della crisi d’impresa nel 2022?
Nel 2022, la crisi d’impresa può essere identificata attraverso una serie di indicatori, tra cui la diminuzione delle vendite, l’aumento dei debiti e la riduzione del cash flow. Altri indicatori includono la riduzione del valore delle azioni, l’aumento dei tassi di interesse sui prestiti e la riduzione del rating di credito dell’azienda.
Crisi d’impresa nuovi parametri e indicatori, a partire dal 2022, sono:
- L’insolvenza temporanea o strutturale, ovvero l’incapacità di far fronte ai debiti scaduti o di prevedere un flusso di cassa sufficiente a garantire la continuità dell’impresa.
- La riduzione del fatturato o della redditività, che può indicare una diminuzione della domanda, un aumento dei costi o una scarsa efficienza aziendale.
- L’aumento dell’indebitamento, in particolare se l’impresa ha bisogno di ricorrere a finanziamenti a breve termine per far fronte alle proprie spese correnti.
- La diminuzione degli investimenti, che può indicare una mancanza di liquidità o una scarsa prospettiva di crescita.
- La diminuzione dell’occupazione o la mancata riassunzione di dipendenti a seguito di licenziamenti.
- La mancata conformità agli adempimenti fiscali e previdenziali.
- La mancata tenuta della contabilità e l’assenza di documentazione contabile.
Crisi d’impresa entrata in vigore?
Il nuovo Codice dell’insolvenza, introdotto dalla riforma del diritto fallimentare del 2019, è entrato in vigore il 15 agosto 2020.
Nel 2022 è stato modificato da importanti novità nella gestione crisi d’impresa, in materia di situazioni di difficoltà economica delle imprese, quali:
- creazione del gestore crisi d’impresa,
- semplificazione delle procedure concorsuali,
- introduzione di nuovi strumenti di prevenzione e gestione delle crisi, come l’early warning e il concordato preventivo,
- adozione di nuovi criteri per l’individuazione della crisi d’impresa, basati sulla capacità dell’impresa di generare liquidità.
Tra le novità introdotte dal nuovo codice, vi sono la proroga dei termini per la presentazione del piano di risanamento e la possibilità per le aziende di accedere a un gestore della crisi d’impresa.
Gestione della crisi d’impresa
La gestione della crisi d’impresa è un processo complesso che richiede una pianificazione strategica e un’attenta valutazione delle opzioni disponibili. Alcune delle possibili soluzioni includono la ristrutturazione aziendale, la riduzione dei costi, la vendita di attività non essenziali e il ricorso a un concordato preventivo.
Crisi d’impresa e Procedure concorsuali
Se la crisi d’impresa non viene risolta in modo adeguato, l’azienda potrebbe dover affrontare le procedure concorsuali. Queste procedure possono includere il fallimento o la liquidazione dell’azienda. Tuttavia, se gestita correttamente, la crisi d’impresa può essere superata e l’azienda può tornare alla stabilità finanziaria.
Come capire anticipatamente l’arrivo della crisi?
Una delle tecniche più utilizzate per capire se l’impresa è in crisi o se ci possa entrare è quella degli indici di bilancio, i quali possono prendere come riferimento l’ultimo bilancio approvato o quelli prospettici.
E’ evidente che se si utilizzassero i bilanci del passato faremmo un’analisi che è ormai trascorsa, quasi inutile. Dobbiamo piuttosto interrogarci se l’impresa è in crisi (nel presente) o capire se entrerà in crisi (nel futuro).
Indici di bilancio per anticipare la crisi d’impresa
Il vantaggio degli indici di bilancio è che hanno come riferimento dei numeri che, in quanto tali, sono sempre oggettivi.
Crisi d’impresa: come fare per capire? Diventa piuttosto semplice perché sarà sufficiente confrontare i dati del nostro bilancio con quelli di riferimento delle imprese in crisi.
Se saranno simili allora avremo delle elevate opportunità di ritrovarci in crisi, in alternativa ne avremo scongiurato questo stato di difficoltà.
Le banche, per tutte le forme di finanziamento, prendono in considerazione proprio i bilanci del passato utilizzando, per la loro analisi, gli indici di bilancio.
Di recente però anche loro hanno iniziato a chiedere alle imprese i bilanci prospettici, in primis per capire la sostenibilità della rata, ovvero se l’impresa genererà sufficienti risorse per assolvere in tranquillità ai debiti in scadenza.
L’indicatore che più spesso utilizzano è (su base annua)
Utili netti + Ammortamenti che può essere > o = o < Alla somma delle rate in scadenza?
- Se Utili netti + Ammortamenti è > Alla somma delle rate in scadenza ==> L’impresa genererà sufficienti risorse ==> Finanziamento OK!
- Se Utili netti + Ammortamenti è = Alla somma delle rate in scadenza
==> L’impresa genererà le risorse appena sufficienti per pagare le rate ==> Finanziamento DUBBIO! - Se Utili netti + Ammortamenti è < Alla somma delle rate in scadenza
==> L’impresa NON genererà sufficienti risorse ==> Finanziamento NO OK!
Come fare per capire se l’impresa è in crisi: suggerimenti
Per capire se l’impresa è in crisi bisogna adottare un sistema ben organizzato di monitoraggio, oggi più che in passato le imprese dovranno andare oltre le banche per ottenere le risorse che consentiranno loro di non entrare nello stato di illiquidità, precedente la crisi d’impresa.
Per farlo dovranno utilizzare forme nuove di finanziamento, come ad esempio i minibond.
Per ulteriori approfondimenti ti suggerisco di valutare l’acquisto dei seguenti corsi che potranno aiutarti a comprendere meglio il difficile mondo del finanziamento dell’impresa:
- Il crowdfunding per il finanziamento delle imprese
- Il crowdfunding è oggi un’ottima alternativa di finanziamento per le imprese. In questo corso le basi per l’accesso e l’avvio di proficue campagne.
- Come migliorare il rapporto con la banca
- Il corso come migliorare il rapporto con la banca alla luce delle recenti normative ha un obiettivo specifico quello di sensibilizzare gli imprenditori a come migliorare il rapporto banca-impresa.
FAQ Crisi d’impresa
Cos’è la crisi d’impresa?
La crisi d’impresa è uno stato, quello in cui versa un’impresa in difficoltà finanziarie. Difficoltà talmente gravi da mettere a rischio la sopravvivenza stessa dell’impresa.
Quali sono gli indicatori crisi d’impresa 2022?
– L’insolvenza temporanea o strutturale, ovvero l’incapacità di far fronte ai debiti scaduti o di prevedere un flusso di cassa sufficiente a garantire la continuità dell’impresa.
– La riduzione del fatturato o della redditività, che può indicare una diminuzione della domanda, un aumento dei costi o una scarsa efficienza aziendale.
– L’aumento dell’indebitamento, in particolare se l’impresa ha bisogno di ricorrere a finanziamenti a breve termine per far fronte alle proprie spese correnti.
– La diminuzione degli investimenti, che può indicare una mancanza di liquidità o una scarsa prospettiva di crescita.
– La diminuzione dell’occupazione o la mancata riassunzione di dipendenti a seguito di licenziamenti.
– La mancata conformità agli adempimenti fiscali e previdenziali.
– La mancata tenuta della contabilità e l’assenza di documentazione contabile.
Nuovo codice crisi d’impresa entrata in vigore da?
Nel 2022 è entrato in vigore il nuovo Codice della crisi d’impresa e insolvenza, che ha introdotto importanti novità nella gestione delle situazioni di difficoltà economica delle imprese.
Come fare per capire se l’impresa è in crisi?
Per capire se l’impresa è in crisi bisogna adottare un sistema ben organizzato di monitoraggio, oggi più che in passato le imprese dovranno andare oltre le banche per ottenere le risorse che consentiranno loro di non entrare nello stato di illiquidità, precedente la crisi d’impresa.
Come ci si può adeguare alla nuova normativa?
Non ci si deve solo adeguare alla nuova normativa ma essere coscienti di come stia andando la propria impresa, solo così la normativa sarà rispettata. Ci si potrà far aiutare da specifici software che possano essere di ausilio agli imprenditori
Esistono dei software predittivi della crisi?
Certamente, è consigliabile utilizzare dei software capaci di indicare l’ipotesi di una crisi, andando oltre i presupposti indicati dalla norma e rivalutando gli indici di bilancio non solo a consuntivo ma soprattutto a preventivo!